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Il Fotovoltaico contro la Crisi Energetica

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E’ sotto gli occhi di tutti come i prezzi dell’energia siano praticamente impazziti, fuori controllo e la necessità di trovare soluzioni alternative ai consumi energetici sia divenuta improcrastinabile.

Lo scoppio della guerra in Ucraina e le conseguenti sanzioni imposte dagli Stati Europei alla Russia, hanno spinto quest'ultima ad attuare un uso politico del gas (cit. Presidente del Consiglio Mario Draghi), reso artificialmente scarso in modo da mettere in difficoltà le maggiori economie continentali.

A questo si aggiungano alcune dinamiche specificamente italiane, legate alla formazione del prezzo dell'energia ed ecco che abbiamo il fenomeno che oggi si manifesta con  l’enorme aumento dei prezzi, spesso insostenibili per famiglie e imprese.

Una possibile soluzione per contrastare il caro-energia, potrebbe essere l’installazione di un proprio impianto fotovoltaico (ove possibile), anche alla luce del fatto che proprio in questi giorni il Mite (Ministero per la Transizione Ecologica), ha firmato il decreto per la semplificazione dell’installazione degli impianti fotovoltaici: fino a 200 Kw sarà possibile utilizzare un modello unico semplificato, prima in vigore solo per gli impianti fino a 50 kW. 

Cosa bisogna sapere prima di decidere se installare i pannelli?

Dalle pagine del Corriere della Sera scopriamo come un impianto fotovoltaico sia un impianto elettrico capace di produrre energia da una fonte rinnovabile e inesauribile come, in questo caso, quella solare.

Semplificando, un impianto è in grado di catturare l’energia irraggiata dal sole grazie all’utilizzo dei “moduli fotovoltaici” costituiti da un materiale, il silicio, in grado di produrre energia elettrica se investito dalla luce solare.

Come spiega Enel X sul proprio sito, ad oggi esistono due categorie di impianti fotovoltaici:

1. Impianti connessi alla rete elettrica locale (in inglese “grid connected”), ossia che lavorano in parallelo con la rete elettrica che alimenta la casa, la cui produzione si integra con quella proveniente dalla rete pubblica, limitando così la richiesta. La parte eccedente viene poi venduta alla rete. Per far sì che venga massimizzato l’autoconsumo è spesso previsto un energy storage (batterie ad accumulo), che ha il compito di accumulare energia durante il giorno in modo che possa essere utilizzata nelle ore notturne o comunque quando non c’è il sole.

2. Impianti isolati dalla rete (in inglese “stand alone”), che sono indipendenti dalla rete pubblica e assicurano l’alimentazione di carichi specifici, rendendo del tutto autonomo l’impianto. Sono praticamente sempre provvisti di un sistema di batterie in grado di garantire la “continuità di servizio”.

Iter Burocratico per il nuovo modello del fotovoltaico

Il Modello Unico Semplificato, agevola quindi notevolmente l’iter burocratico per il fotovoltaico.

Nel dettaglio, il nuovo decreto «definisce le condizioni e le modalità per l’applicazione del modello unico semplificato agli impianti solari fotovoltaici su edifici o su strutture e manufatti fuori terra diversi dagli edifici, nonché nelle relative pertinenze, di potenza nominale complessiva fino a 200 kW».

Il modello deve essere utilizzato per la realizzazione, la modifica, il potenziamento, la connessione e l’esercizio degli impianti con le seguenti caratteristiche:

- situati presso clienti finali già dotati di punti di prelievo;

- per i quali siano necessari lavori semplici;

- per i quali sia richiesto il ritiro dell’energia al Gse, il Gestore dei servizi energetici, società interamente partecipata dal Ministero dell’economia.

Incluso il ritiro dedicato, ovvero la cessione a valore predefinito dell’energia elettrica, mediante sottoscrizione di un contratto di dispacciamento con una controparte diversa dal Gse.

I vantaggi risiedono essenzialmente nell'abbattimento dei tempi burocratici.

Il nuovo modulo, non utilizzabile sugli immobili sottoposti a vincolo fatte alcune eccezioni, dovrà essere trasmesso dal richiedente al suo gestore di rete, che effettuerà le verifiche e, in caso di esito positivo, avvierà automaticamente l’iter di connessione alla rete.

Quanto costa installare un impianto Fotovoltaico?

A partire dal 2017 i costi dei pannelli fotovoltaici si sono ridotti.

Secondo i dati di Sorgenia (ma analogo discorso può essere fatto per ogni gestore), il costo del fotovoltaico varia dai 2.500 ai 3.500 € per kWp (Kilowatt di picco) di potenza. "Le abitazioni ad uso residenziale, spiegano, necessitano di un impianto di almeno 3 kWh (preferibilmente 6 KWh n.d.r.), quindi risulta possibile calcolare con facilità quanto costa mediamente un impianto fotovoltaico".

La differenza tra i prezzi è determinata dalla qualità dei materiali utilizzati, dalla provenienza degli elementi e dalla tecnologia, ma anche ovviamente dalla taglia dell’impianto di cui si ha bisogno e dall’azienda che procede ai lavori.

Pannelli fotovoltaici in silicio monocristallino costano un poco più di quelli in silicio policristallino.

Anche il costo di installazione impatta sul prezzo finale e, in sintesi, un impianto da 3 kWp ha un costo medio che va dai 5mila ai 7mila €, considerando lo sconto applicato in fattura.

Si tenga presente che per un impianto di produzione fotovoltaica da 3kW, occorrono 15-20 metri quadri di superficie disponibile per l'installazione dei moduli.

Sarà poi fondamentale verificare l’esposizione del tetto, per ottimizzare la resa dei pannelli.

Quali sono i tempi di installazione?

Dipende molto dal singolo caso.

L’installazione in loco di un impianto fotovoltaico richiede poco tempo.

Tra i vari operatori che offrono il servizio si parla di pochi giorni di lavoro ma dalla richiesta i tempi possono estendersi fino a 2 mesi per le installazioni semplici e fino a 5 per i lavori complessi.

Le tempistiche dipendono anche dall’immobile ovvero dal fatto che si tratti di una villetta indipendente o di un condominio per cui serve l’accordo tra i condomini.

Oppure dal fatto che si tratti di un immobile soggetto a vincoli paesaggistici.

Impianto fotovoltaico, cosa sapere della manutenzione

La manutenzione di un impianto fotovoltaico è pressoché nulla.

I moduli hanno una durata di vita di circa 25 anni, con una diminuzione delle prestazioni energetiche inferiori al 20% al termine di questo periodo.

Risulta però utile la pulizia periodica dei moduli per rendere le loro prestazioni ottimali soprattutto in giornate di pieno sole.

Quanto si risparmia?

Installare un impianto fotovoltaico consente di abbattere notevolmente il consumo di energia prelevata dalla rete e, di conseguenza, i costi in bolletta.

Secondo Altroconsumo è possibile risparmiare fino al 55% del prelievo dalla rete, mentre alcuni operatori ritengono si possa arrivare con le nuove tecnologie, fino ad oltre l'80%.

Per recuperare i costi dell’investimento iniziale si stima, ad ogni modo, una media ad oggi di 5/7 anni.

Bonus casa al 50% e 110%, ecco le detrazioni per il fotovoltaico

Vale la pena ricordare, come segnala anche Altroconsumo, che chi vuole installare un impianto fotovoltaico può beneficiare di alcune agevolazioni.

Ad esempio del bonus casa al 50% o del superbonus 110% (in questo caso la cessione al Gse sarà a titolo gratuito) ma solo in caso di lavoro "trainato" da altri interventi strutturali "trainanti" come il cappotto termico.

Il tema trattato è di grande attualità e necessita certamente di ulteriori informazioni.

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