Una vera e propria svolta epocale attende i professionisti del settore immobiliare e urbanistico.
A partire dal 1° luglio 2025, la procedura per il deposito dei frazionamenti catastali cambia radicalmente: non più un'incombenza gestita a livello locale, ma un flusso telematico centralizzato gestito direttamente dall'Agenzia delle Entrate.
Questa innovazione, introdotta per snellire la burocrazia e uniformare le procedure su tutto il territorio nazionale, promette di eliminare code agli sportelli, incertezze sul deposito e le pile di mappe cartacee che per decenni hanno caratterizzato il lavoro di geometri, architetti e ingegneri.
Vediamo nel dettaglio cosa cambia, chi è coinvolto e quali sono i vantaggi concreti di questa riforma per i Frazionamenti.
Il Nuovo Meccanismo: Addio Carta, Benvenuta PEC
La base di questa rivoluzione si trova in una modifica all'articolo 30 del Testo Unico sull'Edilizia (D.P.R. 380/2001), introdotta quasi in sordina dal Decreto Legislativo n. 1 del 2024.
Con la recente Risoluzione n. 40/E del 9 giugno 2025, l'Agenzia delle Entrate ha finalmente dato attuazione a questa norma, definendo il nuovo meccanismo operativo.
Finora, il tecnico incaricato dal privato doveva depositare fisicamente gli atti di frazionamento presso l'ufficio tecnico del Comune competente, spesso portando a mano o tramite chiavetta USB le mappe e gli elaborati. Dal 1° luglio 2025, questo passaggio viene eliminato.
Sarà l'Agenzia delle Entrate a trasmettere automaticamente l'atto di aggiornamento catastale approvato direttamente al Comune, attraverso una Posta Elettronica Certificata (PEC).
La ricevuta di avvenuta consegna (RAC) della PEC, come previsto dal nuovo comma 5-bis del TUE, sostituirà a tutti gli effetti l'attestazione di avvenuto deposito.
Questo significa:
• Meno burocrazia: Nessun timbro, nessuna coda agli sportelli, nessun protocollo manuale.
• Certezza e Tracciabilità: La PEC fornisce prova legale e data certa dell'avvenuta trasmissione, eliminando ogni ambiguità.
• Velocità: L'iter si accorcia drasticamente, a vantaggio dei professionisti e dei cittadini che attendono il completamento della pratica.
È importante sottolineare che la riforma non riguarda tutti gli atti di aggiornamento catastale, ma solo quelli trasmessi telematicamente e identificati da specifici codici.
Tipologia di Atto Soggetto a Trasmissione Automatica Codice Descrizione
Tipo di Frazionamento FR Per la suddivisione di particelle catastali (terreni).
Atto Misto (frazionamento + tipo mappale) FM Per interventi combinati di frazionamento e inserimento in mappa di fabbricati.
Tipo Mappale con Stralcio di Corte SC Per varianti catastali che prevedono il distacco di corti comuni.
Per tutte le altre tipologie di atti, restano in vigore le modalità di deposito tradizionali, siano esse cartacee o telematiche a cura del tecnico incaricato.
Nessuna rivoluzione digitale può prescindere da uno strumento tecnologico adeguato.
In questo caso, il protagonista è il software Pregeo 10, che dovrà essere obbligatoriamente aggiornato alla versione 10.6.5 – APAG 2.15.
Questa nuova versione non è un semplice aggiornamento, ma il cuore del nuovo sistema.
Ecco le sue funzionalità essenziali:
1. Dichiarazione di Deposito: Permette al tecnico di indicare se l'atto è soggetto all'obbligo di deposito presso il Comune o se rientra nei casi di esonero.
2. Gestione Aggiornata: Include utility specifiche per gestire gli enti urbani e gli stralci di corte.
3. Blocco Automatico: Il sistema dell'Agenzia delle Entrate rifiuterà automaticamente qualsiasi atto predisposto con versioni precedenti del software.
4. Generazione Atto Digitale: La versione aggiornata crea il documento digitale firmato che sostituisce a tutti gli effetti il secondo originale cartaceo.
Se a prima vista la riforma sembra escludere Comuni e tecnici, in realtà ne ridefinisce e potenzia il ruolo in un'ottica digitale.
Il Nuovo Portale per i Comuni:
L'Agenzia delle Entrate metterà a disposizione una piattaforma dedicata dove ogni Comune italiano potrà (e dovrà):
• Verificare in tempo reale lo stato dei frazionamenti ricevuti.
• Visualizzare e scaricare la ricevuta PEC e il documento firmato digitalmente.
• Aggiornare il proprio domicilio digitale, scelto tra quelli presenti nell'Indice delle Pubbliche Amministrazioni (IPA).
Il Tecnico Resta Centrale:
Il professionista non è un semplice spettatore, ma l'attore principale che avvia il processo. Il suo ruolo rimane fondamentale per:
• Predisporre l'atto utilizzando correttamente la nuova versione di Pregeo.
• Dichiarare la natura dell'atto (soggetto a deposito o esonerato).
• Garantire la correttezza tecnica e normativa dell'elaborato.
• Ricevere la copia digitale dell'atto a fine iter e la ricevuta di trasmissione PEC, documenti da conservare e consegnare al cliente.
Obiettivo Raggiunto Vantaggio Concreto
Uniformità Nazionale Stop alla giungla di procedure diverse tra un Comune e l'altro.
Efficienza e Velocità Iter più rapidi e gestiti centralmente, con tempi certi.
Semplificazione Il tecnico non deve più recarsi fisicamente in Comune per il deposito.
Tracciabilità e Sicurezza La PEC e il portale garantiscono prova certa e trasparenza totale. Valore Legale Digitale Gli atti firmati digitalmente hanno lo stesso valore degli originali cartacei.
Questa riforma rappresenta una delle più importanti innovazioni procedurali degli ultimi anni nel settore catastale.
È un passo decisivo verso la completa digitalizzazione e tracciabilità degli atti, con benefici tangibili in termini di efficienza, trasparenza e lotta all'abusivismo.
Per i professionisti, l'aggiornamento e la padronanza dei nuovi strumenti digitali non sono più un'opzione, ma una necessità per rimanere competitivi.
Per i Comuni, è un'occasione imperdibile per modernizzare un processo rimasto per troppo tempo ancorato alla carta e per rafforzare il coordinamento con l'Agenzia delle Entrate, l'ente che ormai "mappa" l'intero territorio nazionale.
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